Codice della Crisi d’Impresa e recepimento della Direttiva Insolvency: il commento dell’avv. Francavilla, Of Counsel di NOMOS – Studio Legale e Tributario
l 15.07.2022 è entrato in vigore il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza.
Il percorso fino all’entrata in vigore non è stato di certo semplice, sia per la pandemia, che di certo ha generato molte situazioni di crisi anche tra coloro che avevano un business redditizio, sia per le necessità di integrare la normativa con le disposizioni europee, in particolare la Direttiva Insolvency.
L’intervento di riforma del codice, così come originariamente pensato, è stato affidato alla Commissione Pagni, la quale da un lato ha introdotto la composizione negoziata, strumento utile a superare le situazioni di crisi prima che si sfoci in una vera e propria procedura concorsuale, dall’altro ha segnato l’abbandono del sistema di allerta, giudicato forse troppo invasivo. Con il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, poi, viene definitivamente espunto uno strumento molto utilizzato (forse se ne è anche abusato) ossia il concordato in bianco.
Oggi, per consentire all’imprenditore ed ai professionisti nominati di avere un margine per poter valutare eventuali accordi con i creditori ed impedire che le ragioni del singolo possano determinare il mancato raggiungimento di un piano che coinvolga tutti gli interessi coinvolto, sono state introdotte le misure protettive di cui all’art. 54, già note nella composizione negoziata entrata in vigore con qualche mese di anticipo. Altro elemento caratterizzante ed interessante del codice della crisi è rappresentato dal desiderio di disciplinare, in modo unitario, tutte le procedure concorsuali e, quindi, anche il Sovraindebitamento – prima destinato ad una legge ad hoc , per il vero forse troppo poco conosciuta ed utilizzata – oggi trova ingresso in un “sistema” volto a consentire all’indebitato in genere di superare la situazione di crisi o di insolvenza con uno dei tanti strumenti a sua disposizione.
Come sempre, a mio avviso, la riuscita o meno del codice sarà direttamente collegata alla preparazione dei professionisti, che dovranno districarsi tra le molteplici procedure, consigliando al meglio il cliente, ma soprattutto ad un cambiamento nella mentalità degli imprenditori che dovranno rivolgersi agli esperti appena ravvisino sintomi di crisi e non quando si può solo “portare i libri in tribunale”.